I "Pasticciotti" di Pasqua
La Pasqua è alle porte e per i più golosi è un periodo speciale
Non può mancare per il menù di Pasqua la ricetta dei Pasticciotti per deliziare il vostro palato.
Nello stesso periodo è anche tradizione preparare sull'isola di Pantelleria i “cannadedda”, dolci pasquali a forma di corone di fiori decorate, con un uovo sodo, colorato, incorporato nella pasta. Hanno un significato d’offerta, di voto, di partecipazione alla festa. Per ritrovare l’autenticità del sapore pantesco i prodotti che venivano usati dai contadini erano quelli che si producevano in casa: uova, farina, latte e, appunto, lo strutto del maiale. L’elemento che primeggia nei Pasticciotti è la marmellata di uva zibibbo di Pantelleria che lascerà il sapore ed il profumo indelebile nel tempo.
RICETTA
Ingredienti:
750 g di farina 00
250 g di farina 0
8 uova
500 g di zucchero
500 g di strutto
2 bustine di lievito per dolci
2 bustine di vaniglia
Marmellata d’uva zibibbo quanto basta
Forme di metallo o pirottini
Procedimento:
In una ciotola amalgamate con energia lo zucchero, le uova, la sugna di maiale e la vaniglia, se desiderate potete usare un frullatore per impastare. Aggiungete quindi il lievito e mescolate ancora, per finire unite le farine. Otterrete un impasto molle e grasso che potrete maneggiare con le mani unte di olio. Realizzate delle palline di impasto ed allargatele sul fondo della formina, mettete mezzo cucchiaino di marmellata, ultimando con un leggero strato d’impasto per coprire. Sistemate in una teglia, ed infornate con forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.
Queste delizie di Pantelleria sono ideali da accompagnare con un bicchiere di ottimo vino passito sorseggiato magari a bordo piscina del Suvaki Resort ammirando il tramonto. Perché come scriveva Oscar Wilde: “Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio”.
Se vi trovate a Pantelleria per le vacanze pasquali e non sapete cosa fare a Pasquetta, la chiesa del santo patrono Sant'Antonio della remota contrada Mueggen (soprannominata “l’isola nell’isola”) apre le sue porte per la sua unica funzione che si svolge soltanto una volta l’anno.